Diabete

Il diabete

Il diabete è una delle malattie che l’umanità conosce dai tempi più antichi: la conoscevano già gli antichi egizi, ma è meno di un secolo che si è scoperto il ruolo dell’insulina e si è imparato a curare il diabete. Oggi i diabetici (che sono milioni) possono condurre una vita attiva e normale curandosi anche per decenni senza sentirsi malati o invalidi.
Molti dei cibi che mangiamo si trasformano in uno zucchero, il glucosio, che viene immagazzinato e usato dall’organismo per produrre energia. Il pancreas produce un ormone, l’insulina, che facilita l’ingresso del glucosio dal sangue all’interno delle cellule. Le persone che hanno il diabete non producono abbastanza insulina o non sono in grado di utilizzare l’insulina in modo efficace; questo si traduce in un aumento del livello di zucchero nel sangue, cioè un aumento della glicemia.

La glicemia si misura in milligrammi per decilitro di sangue (mg/dl) o in millimoli per litro (mmol/l). Si parla di diabete quando la glicemia misurata a digiuno almeno due volte a distanza di una settimana è uguale o superiore a 126 mg/dl.
Quando il livello di zucchero sale può iniziare a passare anche nelle urine facilitando lo sviluppo di germi e le infezioni. Può succedere di urinare molto di più, disidratandosi e spesso viene molta sete; si perde peso perché non si riesce a utilizzare lo zucchero per nutrire i tessuti, ci si sente stanchi o sonnolenti, a volte si vede sfuocato perché si asciuga anche il cristallino nell’occhio.
Esistono due forme di diabete: il diabete di tipo I o insulino-dipendente, colpisce i giovani prima dei 20 anni e dipende da un difetto genetico da cui sono affette circa il 10% delle persone diabetiche: la persona non produce insulina e si ammala rapidamente e in giovane età. Il diabete di tipo I si cura con iniezioni di insulina. il diabete di tipo II o non insulino-dipendente, colpisce in genere persone in età matura, spesso sovrappeso o con una dieta non ben bilanciata; la maggioranza dei diabetici è affetta dal diabete di tipo II. Questo tipo di diabete si può curare in buona parte solo con la dieta e con farmaci in pastiglie, ma in alcuni casi viene usata l’insulina. Il diabete può manifestarsi infine come malattia secondaria in caso di malattie del pancreas, eccesso di alcol, alcuni squilibri ormonali o prolungato trattamento con cortisone. Le cause del diabete di tipo I sono essenzialmente genetiche. Il diabete di tipo II è invece in relazione con l’età, la familiarità e con abitudini poco salutari come una vita sedentaria, una dieta troppo ricca, l’eccesso di peso o l’obesità.

Diabete e malattie cardiovascolari

Il diabete è una malattia seria e, se non viene curata correttamente, può portare complicanze per i vasi arteriosi e per una serie di organi vitali. Il diabete aumenta infatti il rischio di aterosclerosi, favorisce l’ipertensione e l’ipercolesterolemia e riduce il livello del colesterolo HDL o colesterolo “buono”. Inoltre, a causa dei danni prodotti sui piccoli vasi, il diabete può provocare complicanze a carico dei tessuti più sensibili, come la retina, il rene, il cuore, il sistema nervoso periferico, la pelle.

Come controllare il diabete

Il diabete rappresenta un importante fattore di rischio per le malattie cardiovascolari. Le persone diabetiche possono ridurre il proprio rischio cardiovascolare modificando innanzitutto la propria dieta con semplici regole:

  • mangiare regolarmente
  • mangiare ad ogni pasto alimenti che contengono fibra in modo da ridurre l’assorbimento degli zuccheri e regolare l’intestino
  • ridurre l’introduzione di grassi, soprattutto i grassi animali e di zuccheri
  • limitare l’alcol, che in alcuni casi può anche provocare ipoglicemia.

La prevenzione si completa con un buon controllo degli altri fattori di rischio, cioè evitando di fumare, controllando la pressione e il peso e facendo regolarmente attività fisica. L’esercizio fisico infatti non solo favorisce la perdita di peso, ma contribuisce anche ad abbassare la pressione e il livello di zuccheri nel sangue. Se il medico prescrive dei farmaci, l’efficacia di questi ultimi va regolarmente controllata, attraverso la misurazione della glicemia e una visita ogni tanto. Con il medico vanno anche discussi i rischi di un calo eccessivo di zucchero (ipoglicemia), che ogni diabetico deve saper riconoscere e trattare o di un eccesso troppo frequente o prolungato (iperglicemia), che sarà compito anche dei curanti arrivare a controllare. Con il diabete si possono pianificare viaggi e feste, si possono affrontare gravidanze, prestazioni sportive o malattie, basta conoscere il proprio corpo, i propri sintomi e le proprie medicine.

 

Autore:  Dott.ssa Silvia Muggia Co.S. Consorzio Sanità

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