Fumo
Smettere di fumare
Ormai tutti sanno che fumare fa male alla salute.
Per non parlare del tumore polmonare, che colpisce i fumatori fino a dieci volte di più dei non fumatori, forse non tutti sanno che i fumatori hanno un rischio due o tre volte maggiore degli altri di morire di infarto.
Oltre a danneggiare le arterie (provocando infarto e ictus) e a favorire l’insorgenza di tumori (non solo al polmone, ma anche alla bocca, alla laringe, al pancreas, alla vescica, ai reni, all’esofago, allo stomaco, all’intestino e alla cervice dell’utero), il fumo toglie il fiato e porta ad enfisema e bronchiti croniche, invecchia la pelle e favorisce lo sviluppo delle rughe, produce un alito sgradevole, riduce l’olfatto, ingiallisce i denti, eccetera eccetera.
La nicotina è uno stimolo per la produzione di adrenalina. L’adrenalina aumenta la frequenza del battito cardiaco e aumenta la pressione affaticando il cuore. Si è visto inoltre che aumenta il rischio di trombosi. Il monossido di carbonio che si produce con la combustione riduce la quantità di ossigeno che il sangue trasporta agli organi e ai tessuti del corpo.
Ma nelle sigarette sono presenti moltissimi altri composti chimici, presenti peraltro anche nel veleno per topi e nelle vernici, le sigarette infine costano denaro e spesso pesano sulle relazioni con gli altri (bambini, coniugi, colleghi).
Con l’introduzione del divieto di fumare nei luoghi di lavoro e nei luoghi pubblici, esperienza che condividiamo con alcuni paesi europei, si è visto che è aumentato il numero delle persone che hanno smesso di fumare e che i locali come pub ristoranti o bar non hanno perso clienti né guadagni.
Se il fumatore desidera smettere ci sono alcune cose che vale la pena di sapere: il beneficio inizia subito e i rischi per il cuore si dimezzano dopo un anno, dopo alcuni anni il rischio cardiovascolare torna al livello di quello della popolazione che non fuma. Però smettere di fumare è difficile, per alcuni fumatori è stata addirittura la cosa più difficile che hanno mai fatto. E’ difficile perché fumare è un’abitudine, ma è anche una dipendenza, perché è piacevole per il fumatore e ci sono molte situazioni di vita quotidiana a cui si associa il fumo e che lo “richiamano” in modo irresistibile.
Per smettere occorre sostanzialmente esserne convinti, avere buoni motivi per farlo, che spesso non sono solo quelli genericamente legati alla salute. Occorre inoltre sapere che è normale quando si smette di fumare far fatica a dormire, sentirsi strani o avere difficoltà nel concentrarsi, essere nervosi, tendere a mangiare di più. Riprendere il controllo di sé stessi è un passaggio faticoso ma è un passaggio e i sintomi di astinenza dal fumo sono marcati in genere solo per pochi giorni. E’ importante infine sapere che si può fallire, ma non per questo non si può riprovare.
Molti fumatori trovano supporti validi nei gruppi, nelle terapie comportamentali, nella medicina complementare.
I consigli più quotati dagli esperti riguardano in genere i momenti di maggior rilievo nel percorso di disassuefazione:
- l’inizio (fissare una data, parlarne con familiari e amici o con il medico, prepararsi per quella data togliendo sigarette posacenere e accendini da casa, macchina, borse, giacche e posto di lavoro; alcuni consigliano anche di fumare sigarette a basso contenuto di nicotina la settimana prima di quando si è deciso di smettere).
- Il mantenimento (tenersi occupati, incrementare l’attività fisica e in genere le attività fuori casa, individuare ed imparare ad evitare o a gestire le situazioni che scatenano in particolare il desiderio di fumare, trovare dei sostituti sia per la bocca, come le gomme da masticare, la frutta, la verdura, che per le mani, come il bricolage o qualsiasi attività manuale)
- le ricadute (sono frequenti e sono parte del percorso, vanno evitate non concedendosi “solo una sigaretta” con scuse occasionali, non vanno demonizzate né considerate dimostrative del fatto che non ce la si può fare, bisogna ricordarsi che i minuti difficili quando si sente l’urgenza di fumare sono al massimo cinque, poi se si impara a distrarsi il bisogno passa)
- il premio (ricordarsi che smettere di fumare ha dei vantaggi e metterli a frutto premiandosi di tanto in tanto, rinforzando così il senso del “sacrificio” che si sta facendo: il fiato, i soldi risparmiati, l’olfatto e le relazioni recuperate)
Autore: Dott.ssa Silvia Muggia Co.S. Consorzio Sanità